Foto Michele Fernandez
Raccolgo i fogli
i miei fogli
hanno segni
di suole e orecchie
e muti silenzi
impronte
di mani
sorprese lacrime
e sorrisi
e volti.
Alcuni li srotolo
e sono sporchi di unto
di umano malessere
gettati nel buio
in pozzanghere di fango
nulla io lascio
ognuno e me.
Uno sull'altro
li ricompongo
e con le dita ne accarezzo
i bordi.
Sogni
e notti meravigliose
ho volato nel cielo
più in alto
tra le foglie
io la più estrema
le mie parole
le hanno baciate
la stella del giorno
e quella della notte.
Dio che estate.
Ho donato
tutto me stesso
ogni mio pensiero
ogni mia emozione
libero
come un bambino
assai uomo
ho speso l'amore.
Ora è l'autunno
e i miei occhi
sono aperti
e non hanno contorni
sono l'universo
e non ho freddo
e non ho caldo
mi guardo sorridere
sotto la pioggia
che mi bagna il viso
e la luce in me si riflette
mai fui così nudo.
Stupido vento
ancora ci provi
io non ho corpo
eppure ti ho accarezzato.
Ecco
il libro è completo
scritto
letto e riletto
ognuno
lo ha posseduto
ora torna al suo posto
intoccabile
lentamente si dissolve
nel cassetto
dell'anima.
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